Una luce bianca si posa sul viso,

accarezzando il morbido pallore della sua pelle.

Lei si sveglia,

in un tempo senza tempo.

Ama la notte e il suo colore.


Una donna bella,

solo per chi sa vedere.

Un fisico sottile e delicato,

apparentemente fragile.


Le dita solcano con energia la carne nuda

copiando le asperità,

rivelando un corpo leggero,

ma solido.


Tra le lenzuola movimenti,

aggraziati.

Troppo eleganti per lei.

Un piede posa a terra

con una presa decisa.

Le gambe aperte,

ineducate.


Con movenze feline, eleganti,

si muove tra gli affollati spazi.

Scorci inaspettati di un costante

Flusso creativo.


Gli abiti terreni cadono a terra

Mentre si trasforma in angelo,

una dolce stoffa nera si adagia sulla pelle,

uno spacco audace svela l’intimità del suo corpo

mentre punti di luce danzano sulle curve del suo essere.


Il rosso fuoco conquista le sue labbra,

lei si sente donna, femmina,

capace di assoggettare chiunque alle sue volontà.

Fissa il suo volto,

al contempo,

compiaciuta e disgustata.


L’impeto prende il sopravvento,

un movimento rude la sfigura.

Passi veloci verso la teca.

Come un campo di forza li divide.

Una tensione palpabile,

l’irraggiungibile che scatena in lei

l’impetuosa passione.

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